Evitare che i Buoni Postali vengano prescritti significa recuperare con certezza capitale e interessi alla scadenza del contratto.
I diritti dei titolari di un Buono Fruttifero Postale al rimborso del capitale e al versamento degli interessi vengono prescritti dopo dieci anni dalla data di scadenza del Buono stesso. Questa prescrizione è evitabile, vediamo come.

Milioni di italiani hanno scelto e continuano a scegliere di investire nei Buoni Fruttiferi. Questo prodotto di Poste Italiane è uno strumento per tutelare i risparmi e vederli crescere nel tempo. I rendimenti non sono altissimi ma permetteranno di contrastare l’inflazione e la perdita del potere d’acquisto dei propri soldi. In più i Buoni non rientrano più nel calcolo dell’ISEE, sono flessibili potendo chiedere il rimborso in qualsiasi momento, godono della tassazione agevolata del 12,50& e non hanno costi di sottoscrizione né di gestione.
Alla scadenza il titolare recupererà il capitate più gli interessi accumulati nel tempo ritrovandosi con guadagni interessanti soprattutto scegliendo un Buono Fruttifero di lunga durata come il Buono Ordinario (20 anni) o il Buono 3×4 (12 anni). Dimenticando di richiedere il rimborso una volta scaduto, il Buono sarà attivo per altri 10 anni poi cadrà in prescrizione.
Come evitare che il Buono Fruttifero Postale cada in prescrizione
Trascorsi dieci anni dalla scadenza del Buono Fruttifero cadrà in prescrizione e, di conseguenza, non si potranno recuperare capitale e interessi maturati. Ricordiamo che una volta scaduti smettono di essere fruttiferi ossia non matureranno più interessi. All’intestatario, dunque, conviene chiedere il rimborso immediatamente dopo la scadenza per non correre il rischio di perdere i soldi.

Può capitare di dimenticare di possedere un Buono o la sua scadenza. Per evitare che ciò accada bisogna scegliere un Buono Fruttifero dematerializzato. Questo, infatti, non appena scadrà verrà rimborsato automaticamente e i soldi saranno trasferiti sul Libretto Postale dell’interessato. Nessun rischio di prescrizione. La bella notizia è che chi oggi ha un Buono Fruttifero cartaceo può farlo dematerializzare semplicemente recandosi presso uno sportello di un Ufficio Postale.
Dovrà portare con sé il Buono cartaceo (sono esclusi dalla possibilità alcuni Buoni come il Buono Rinnova 4 anni e il Buono Rinnova Prima) e sarà necessario che sia intestato alla stessa persona intestataria del Libretto Postale o del conto corrente BancoPosta. L’operatore allo sportello consegnerà un modulo da compilare per inoltrare la richiesta di dematerializzazione. Se la richiesta andrà a buon fine il Buono sarà dematerializzato e non si dovrà più temere la prescrizione. Attenzione, la richiesta può essere inoltrata fino a due mesi prima della scadenza del prodotto.