Lavoratori in malattia: quando scatta lo stesso il licenziamento

La Cassazione spaventa i lavoratori con una sentenza che di fatto stabilisce che si può essere licenziati anche durante la malattia.

Non è così semplice se si seguono tutte le regole, ma è possibile, e oggi i datori di lavori ingaggiano persino investigatori privati per controllare che tutto sia regolare.

uomo in malattia e la scritta licenziato
Lavoratori in malattia: quando scatta lo stesso il licenziamento – listadelpopolo.it

Massima attenzione alle regole da seguire quando si è in malattia e l’Inps ti paga le giornate perse a lavoro. Non parliamo solo di orari in cui è necessario restare in casa perché potrebbero esserci le visite di controllo previste dalla legge. Parliamo, invece, di un caso che ha fatto giurisprudenza: un errore madornale quanto ingenuo da parte di un lavoratore.

Come sapete gli orari di reperibilità per i dipendenti in malattia in cui è possibile ricevere una visita fiscale dell’INPS sono uguali per pubblici e privati: dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, tutti i giorni della settimana, compresi festivi, sabati e domeniche. Non farsi trovare in casa potrebbe essere un motivo di licenziamento per giusta causa. Ma non è l’unico motivo per cui scatterebbe la peggiore delle punizioni.

Il datore di lavoro può licenziare il dipendente in malattia: ecco in quali casi

Non solo orari da rispettare per le visite fiscali programmate dall’INPS. Esistono altri casi in cui i lavoratori in malattia possono essere licenziati. E i datori di lavoro più severi sguinzagliano anche i detective.

donna malata stesa sul divano
Il datore di lavoro può licenziare il dipendente in malattia: ecco in quali casi – listadelpopolo.it

Parliamo di una vicenda che ha visto coinvolto un operaio che era in malattia per un infortunio al braccio. Come sapete, in caso di malattia, anche di un solo giorno, il lavoratore è tenuto ad avvisare immediatamente il datore di lavoro. Poi dovrà comunicare il numero di protocollo identificativo del certificato inviato telematicamente dal medico o consegnare il certificato medico alla ditta, entro 2 giorni dal rilascio.

Come abbiamo visto ci sono degli orari in cui si è obbligati a restare in casa, ma come comportarsi in tutte le altre ore del giorno? L’uomo di cui parliamo è stato sorpreso mentre guidava un motorino durante una gita al mare. Il problema è che il medico che lo aveva curato gli aveva prescritto riposo assoluto. La gita dell’operaio è stata documentata da un investigatore privato incaricato legittimamente dal datore di lavoro. Guidare un motorino con il braccio infortunato è stato giudicato incompatibile con le prescrizioni mediche che richiedevano immobilizzazione dell’arto e riposo. Ed è scattato il licenziamento al quale il lavoratore si era opposto.

In prima istanza la Corte d’Appello aveva rigettato la decisione giudicandola sproporzionata, ma la Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza. Secondo gli Ermellini, non è necessario dimostrare un danno concreto al processo di guarigione ma è sufficiente che il comportamento del lavoratore rappresenti un rischio potenziale per il recupero per essere licenziati in malattia.

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