Hai la Partita IVA e non hai ricevuto la Certificazione Unica? Tutte le possibili spiegazioni

Chi ha la Partita IVA ha bisogno della Certificazione Unica per la dichiarazione dei redditi ma non sempre è così.

La CU attesta i redditi percepiti nell’anno fiscale precedente all’inoltro della dichiarazione dei redditi. La ricevono dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi ma ci sono delle eccezioni.

Ragazzo perplesso al pc e punti interrogativi
Hai la partita IVA e non hai ricevuto la Certificazione Unica? Tutte le possibili spiegazioni (Listadelpopolo.it)

La Certificazione Unica 2025 attesta i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi, i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi riferiti al periodo d’imposta 2024. Il sostituto d’imposta è tenuto a rilasciare la CU al percettore delle somme entro il 16 marzo e ad inviare entro questa stessa data il documento all’Agenzia delle Entrate usando il modello ordinario.

La CU servirà poi al lavoratore per compilare correttamente il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche entro la scadenza del 30 settembre nel primo caso e del 31 ottobre nel secondo. Può capitare da lavoratore autonomo con Partita IVA di non aver ricevuto la Certificazione. Niente panico, c’è modo di reperirla così come si potrebbe non avere la necessità di ottenerla.

Cosa devono sapere sulla CU i titolari di Partita IVA

Come detto i sostituti d’imposta hanno l’obbligo di trasmettere la CU all’Agenzia delle Entrate. Se per qualche motivo il titolare di Partita IVA non dovesse aver ricevuto il documento può accedere tramite credenziali digitali al portale dell’AdE, entrare nel cassetto fiscale all’interno dell’area personale e verificare nella sezione “Consultazioni” le dichiarazioni fiscali. Qui si dovrebbe visualizzare la Certificazione Unica 2025.

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Cosa devono sapere sulla CU i titolari di Partita IVA (Listadelpopolo.it)

Se così non fosse il motivo è semplice. Il Decreto Legislativo numero 1 del 2024 ha abolito la CU per chi sta in regime forfettario essendo entrato in vigore l’obbligo di trasmettere tutte le fatture in formato elettronico. I titolari di Partita IVA forfettari, dunque, non recepiranno nel 2025 la Certificazione dai clienti con riferimento all’anno d’imposta 2024.

Un esonero legato all’obbligo di fatturazione elettronica con i flussi reddituali che passano direttamente per il Sistema di Interscambio (SdI) gestito proprio dall’Agenzia delle Entrate. Questo sistema riceve le fatture sotto forma di file, procede con le verifiche ed elimina la necessità di inoltrare la CU alle Partite IVA in regime forfettario. Il lavoratore autonomo dovrà comunque procedere con la presentazione del modello Redditi PF.

Se non si rientra tra le categorie esentate dal ricevere la CU e lo sbaglio è da imputare al sostituto d’imposta, allora si dovrebbe denunciare l’accaduto ricorrendo alle vie legali dopo aver inviato una PEC al sostituto sollecitando l’invio del documento (qualora non si trovasse nel cassetto fiscale dell’AdE).

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