Bonus figli all’università da 500 euro: spetta più volte? Arriva il chiarimento

I giovani studenti universitari e le loro famiglie possono ottenere un bonus da 500€, ma in molti si chiedono se questo contributo possa essere richiesto più di una volta.

Frequentare l’università è molto più di una scelta: è quel momento della vita in cui il proprio futuro prende forma, e con esso la strada che verrà percorsa nel passaggio al mondo del lavoro. Tuttavia, questa scelta ha un costo, e spesso pesa sulle tasche del giovane studente o della sua famiglia.

Ragazza che studia all'università e scritta "Bonus università"
Bonus figli all’università da 500 euro: spetta più volte? Arriva il chiarimento – listadelpopolo.it

L’università comporta infatti una retta da sostenere, a cui si aggiungono eventuali spese per il materiale e – nei casi più comuni – per l’affitto fuori città. Tutti costi indispensabili per la propria formazione, ma che spingono soprattutto i genitori a chiedersi se esistano incentivi in grado di tamponarli.

In realtà, qualcosa esiste. Tra le diverse agevolazioni, nel 2024 lo Stato ha pensato anche ai giovani universitari, dando loro un contributo da 500€, una volta l’anno. Sebbene non si parli di cifre ingenti, moltissime persone hanno approfittato dell’occasione. Anche se il dubbio rimane: arrivati al 2025, è possibile richiedere nuovamente il bonus da 500€? Rispondiamo a tutto.

Cos’è il bonus da 500€ per gli studenti universitari e quante volte si può richiedere

Chiamarlo bonus è comodo, ma non è proprio corretto: quello che molti studenti conoscono come ‘bonus affitto da 500€’ è in realtà una detrazione IRPEF del 19% sulle spese di locazione sostenute durante l’anno, per un massimo di 2.633€. Tradotto in pratica, si possono recuperare fino a circa 500€, ma solo tramite la dichiarazione dei redditi.

Studenti universitari con il pc in mano che compilano il 730
Cos’è il bonus da 500€ per gli studenti universitari e quante volte si può richiedere – listadelpopolo.it

E per questo possiamo dire per certo che non è un incentivo una tantum, né un contributo da richiedere tramite domanda: è una detrazione fiscale strutturale, riconosciuta dallo Stato a chi studia lontano da casa, regolarmente iscritti a corsi universitari o equiparati, con un contratto d’affitto registrato e un’università distante almeno 100 km dal Comune di residenza.

Secondo quanto annunciato, basta rispettare un unico requisito: abitare fuori sede. Sono infatti esclusi dal bonus gli studenti che frequentano un’università nello stesso Comune di residenza oppure in uno che dista meno di 100 Km di distanza, anche se ricadente in una diversa Provincia.

Detto ciò, la detrazione può essere richiesta ogni anno, indipendentemente se è già stata usufruita o meno, finché si rispettano i requisiti. E può farlo lo studente, o in alternativa un familiare fiscalmente a carico.

Insomma, non è un contributo diretto, ma un piccolo sollievo fiscale che – specie quando si affrontano le spese di un affitto fuori sede – può dare una boccata d’ossigeno. E soprattutto, non scade con l’anno solare: finché si presenta il 730, si può recuperare.

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